OTTOBRE: mese della Prevenzione Dentale

OTTOBRE: mese della Prevenzione Dentale

A ottobre riparte il “mese della prevenzione“, con 10mila dentisti che offrono la “prima visita gratuita, ma in Italia prevenzione e cura sono appannaggio del privato. Il Sistema Sanitario dovrebbe farsi carico degli under 14, ma non ci sono le strutture. Le ricerche epidemiologiche per capire lo stato di salute dei bambini sono pagate dai ricercatori stessi. L’ultima registra al Sud indici d’insorgenza di carie e di gravità delle lesioni analoghi a Romania, Messico e Colombia. Strohmenger (Oms): “Nel dibattito innescato dal Covid sulla riorganizzazione della sanità non può mancare il rilancio dell’assistenza pubblica odontoiatrica”.

Ottobre è il “mese della prevenzione dentale”, l’unico progetto di prevenzione odontoiatrica attivo su tutto il territorio nazionale dal 1980. Succede ormai da 40 anni, ma la campagna del sorriso a differenza di altri Paesi europei, in Italia non è pubblica, la salute della bocca è quasi totalmente delegata a servizi privati. Il Sistema sanitario nazionale dovrebbe coprire almeno i minori di 14 anni, a condizione di trovare la struttura che lo faccia e accettando il rischio di uscire dal mal di denti con la sola terapia farmacologica o l’estrazione. Lo Stato che non offre vie di cura non ha neppure un programma nazionale di prevenzione, tanto che anche la “campagna d’ottobre”, cui aderiscono 10mila dentisti privati proponendo una prima visita gratuita, è sponsorizzata da Mentadent, marchio di prodotti per l’igiene orale della multinazionale Unilever.

Eppure in Italia di prevenzione delle malattie del cavo orale ci sarebbe bisogno come il pane, a maggior ragione mentre Covid e crisi spingono gli italiani a rinunciare a cure non urgenti. A certificarlo uno studio epidemiologico che rivela un peggioramento nella salute orale dei bambini e ragazzi italiani rispetto ai coetanei residenti in altri Paesi europei. Un peggioramento non omogeneo ma dettato da diseguaglianze culturali, sociali ed economiche. La ricerca è stata appena pubblicata su Scientific è durata tre anni, durante i quali i ricercatori sono andati in un gruppo rappresentativo di scuole di tutte le zone d’Italia, , a spalancare le bocche di 7mila bambini fino ai 12 anni di età. Dopo aver rilevato gli indici d’insorgenza di carie e il livello di gravità delle lesioni del cavo orale, hanno poi rapportato i risultati agli indicatori socieconomici nazionali, constatando lo stretto legame tra ricchezza e stato di salute della bocca.

Non sembra una notizia, ma se l’indicatore medio nazionale è salito di un modestissimo 0,2 rispetto alla rilevazione di 13 anni fa, alcune zone d’Italia sono sotto la soglia di guardia. I dati relativi ai bambini del Sud e delle Isole in particolare sono simili a quelli di nazioni con Pil e Gini Index molto diversi da quelli italiani, analoghi a RomaniaMessico e Colombia. La questione non è legata ai “nuovi italiani”, agli immigrati per capirci, ma alla politica sanitaria. “In Italia manca un grande intervento di assistenza pubblica e anche comunicativo per sensibilizzare verso una corretta prevenzione della salute orale”. Detta coi numeri, già nel 2008 si calcolava che l’1,5% della spesa sanitaria nazionale è destinata all’odontoiatria pubblica a fronte di 9,6 miliardi di spesa privata per l’odontoiatria. La quantità di prestazioni erogate dal pubblico vede l’Italia tra i livelli più bassi in Europa: 0,6 visite per abitante per anno, a fronte di 1,8 visite in Belgio, 1,4 in Germania e 2,1 in Olanda. Ecco perché la “giornata della prevenzione” suona beffarda.

A fronte di ciò Lo Studio Dentistico Athena che ha molto a cuore il tema della “prevenzione“, per tutto il mese di ottobre ha promosso l’niziativa Athena for Kids, prima visita e controllo gratuiti, promuoviamo la salute orale attraverso la prima visita in età pediatrica, già ad un anno, la salute orale attraverso la corretta igiene orale a casa, una sana dieta alimentare povera di zuccheri, la sigillatura dei solchi sui molari permanenti, l’ortodonzia intercettiva, sedute senza paura con la sedazione cosciente . Il tutto condito con il gioco ma non per gioco.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Ottobre 2020